Un territorio di miniere
Le miniere nel territorio di Nuxis (Sulcis, Sud-Ovest Sardegna), tra dismesse e attive
Già i Romani conoscevano la ricchezza del sottosuolo del Sulcis, un sottosuolo che offriva ferro, barite, piombo, zinco, rame, magnetite e vari solfuri. Con la rivoluzione industriale ottocentesca il fabbisogno di minerali è aumentato in maniera esponenziale e il territorio del Sulcis e di Nuxis sono divenuti delle vere e proprie concentrazioni di miniere.
Le miniere di Nuxis
Sulle pendici del monte Tamara, che sovrasta il paese, si trovavano diverse miniere, oggi praticamente tutte abbandonate, mentre ne restano attive alcune un poco più vicino al centro abitato. Spettacolari da visitare, le miniere di Nuxis rappresentano bellissimi esempi di archeologia industriale. La più importante era Sa Marchesa, a cielo aperto, vedeva però anche lo sviluppo di gallerie e oggi possiamo ammirarne ancora alcune, insieme a discariche sterili, tramogge e i resti di vari edifici.
Sempre sulle pendici del monte Tamara si trova la miniera di San Pietro, abbandonata da oltre sessanta anni e che forniva i più svariati minerali.
Le piccole miniere
Più vicini al centro abitato si trovano tanti giacimenti minori, alcuni ancora attivi, come Serra Sirbonis, Peppi Mereu, Bacchixeddu, altri invece abbandonati da tempo. Nei pressi del sito archeologico di Tattinu se ne trovano ben due oltre a un'antica cava romana.