Arte, cultura e tradizioni
Scopriamo la storia della chiesa campestre di Sant'Elia di Tattinu, tempio dal retaggio bizantino immerso nelle campagne di Nuxis.
Dal marmo nero all'artigianato specializzato passando per la chiesa di Sant'Elia di Tattinu: un viaggio emozionante nella storia di questo angolo di Sardegna.
La chiesa parrocchiale di San Pietro nel centro di Nuxis, costruita nel 1853, è uno degli edifici religiosi di maggior rilievo.
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Nuxis ha fatto parte del Giudicato di Cagliari prima di cadere sotto gli Aragonesi, subendo anche uno spopolamento a partire dal Quattrocento.
Anche a Nuxis è possibile imbattersi nella necropoli di Cultura Monte Claro che rende evidente il passaggio dell'uomo in queste terre anche in epoca prenuragica.
Un villaggio dalla storia millenaria che affonda le sue radici nel periodo nuragico sino ad arrivare ai nostri giorni, passando per numerose epoche storiche quali quella bizantina.
Il furriadroxiu è un tipico edificio campestre tipico dell'area del Sulcis, capace di raccontare la storia più autentica del Sud-Ovest della Sardegna fino agli albori del XX secolo. Nurri non fa eccezione, contandone 23. Alcuni trasformati in moderne aziende agricole.
Chiesa campestre nei pressi dell'omonimo villaggio nuragico della cittadina del Sulcis nel Sud-Ovest della Sardegna, di stile bizantino ma rimaneggiata più volte nel corso dei secoli.
Nuxis, nell'entroterra del Sulcis e nella Sardegna meridionale-occidentale, è celebre per il pregiato marmo nero che si estrae dalle cave del territorio.
Tattinu, consacrato alla dea Acqua, è un pozzo nuragico unico nel suo genere in Sardegna: vestibolo assente e la lunga scala conduce a una sala rettangolare e non ellittica o circolare.