I dintorni di Nuxis: Narcao
Narcao, paese dalla storia millenaria che fece parte del Giudicato di Cagliari, rimase spopolato nel medioevo per via delle incursioni di pirati dal mare. Fra le chiese del paese vanno ricordate San Nicolò, San Giuseppe e Santa Barbara
A due passi da Nuxis c’è il vivace paese di Narcao, posto al centro di un bacino geologico ricco di lipariti e trachiti risalente all’età terziaria terziaria. Il paese si trova ai piedi dell’omonimo monte, la cui vetta arrotondata detta "Sa Pranedda” rappresenta una delle attrazioni naturalistiche più famose della zona. I fiumi principali sono il rio Mannu e il rio Canneddu, mentre il clima mite favorisce lo sviluppo della macchia mediterranea con arbisti di lentischio, corbezzolo, cisto, mirto e boschi di pini ed eucaliptus.
La storia di Narcao affonda le radici fino nel periodo prenuragico: i primi insediamenti si svilupparono nelle grotte della zona e, in seguito, nuovi e più grandi centri urbani nacquero con la civiltà nuragica. L’abitato odierno è nato intorno all'anno 1000 ed era inserito nel Giudicato di Caglieri; i monaci benedettini furono abili nel bonificare le campagne intorno a Narcao, sviluppando le coltivazioni. Nel 1323 il paese contava oltre quattrocento abitanti ma nei secoli successivi si spopolò per via delle incursioni piratesche in arrivo dal mare. A partire dalla fine del Settecento il paese iniziò a ripopolarsi grazie all’apporto di contadini e pastori dalla Barbagia.
Il paese conserva numerose chiese risalenti al Medioevo: la splendida San Nicolò, San Gioacchino a Terraseo, San Giuseppe a Rio Murtas, Santa Barbara ad Is Aios. Inoltre in località "Strumpu Bagoi" si trovano i resti di un tempio punico dedicato alle dee greche Demetra e Kore, dove venivano celebrati riti pagani. Nella zona vi sono anche numerose miniere dismesse: Mitza Sermentus, Mont'Ega, Peppixedda - Is Pilus, Rosas, Santa Croce, Trubba Niedda.