Le Grotte de Is Zuddas: una bellezza della natura

Muovendosi da Nuxisn (Sud-Ovest Sardegna)in direzione del Monte Meana è possibile imbattersi nelle grotte di Is Zuddas, un luogo naturale risalente circa a 530 milioni di anni fa, nato dall'apertura naturale di canali all'interno del complesso montuoso composto da rocce dolomitiche.

Utilizzata anche come cava di marmo (assai richiesto soprattutto negli anni Sessanta del Novecento), le grotte sono state tolte dal circuito dello sfruttamento intensivo grazie allo Speleo Club Santadese che provvide anche al mantenimento della cavità, permettendo l’afflusso di visitatori.

Oggi la grotta si presenta in ottimo stato conservativo e con i suoi 16 gradi e un’umidità che sfiora il 100% lo spettacolo è più che assicurato: lungo il percorso di circa 500 metri, infatti, è possibile ammirare imponenti concrezioni che vanno dalle stalattiti alle stalagmiti passando anche per colate e cannule dall’aspetto inusuale.

Particolarità di queste grotte sono anche le aragoniti, un insieme di carbonato di calcio cristallizzato che raggiunge forme e colori unici nel suo genere, sfidando quasi le leggi della natura e regalando a tutti i visitatori uno spettacolo unico e inimmaginabile.

I fiori di grotta a Is Zuddas

In questa grotta sono state identificate anche delle concrezioni particolari che hanno assunto il nome di "fiori di grotta”: una denominazione derivata proprio dalla loro forma aghiforme e a ciuffo che li rende, nell’insieme, molto simili a dei fiori cristallizzati… di grotta.

Una rarità riscontrabile nella grotta di Is Zuddas e ancora oggi considerata un punto di forza di questo grande ambiente naturale: ma le concrezioni assumono, qui, forme sempre più bizzarre, poco influenzate dalla gravità. Troviamo allora anche formazioni filiformi e scenografiche come nella sala dell’Organo dove ogni anno si realizza un grande presepe in occasione del Santo Natale.